La Casa Mascia
La sera del primo maggio, la chiesa di Santa Vittoria, ospita la statua di Sant'Efisio, mentre il cocchio e i pellegrini della confraternita vengono ospitati nella più grande Casa Mascia, una storica dimora ottocentesca con una grande storia da raccontare.
La dimora, tipicamente campidanese, risalente al 1800, prende il nome dal suo antico proprietario Don Efisio Mascia che, in un testamento datato 20 dicembre 1886, invitò gli eredi a tenere fede al proprio voto continuando ad ospitare il cocchio del santo.
Ecco il passo del documento:
da parecchi anni ho dato sempre ospitalità alla Guardiania di Sant’Efisio nella circostanza che nel primo giorno di cadun anno passa in Sarroch per Pula col simulacro di Sant’Efisio e voglio che a chiunque dei miei eredi o legatari spetti questo mio corpo di casa ove abito, proseguisca a dare ospitalità alla predetta, volendo espressamente che questo diritto d’ospitalità divenga obbligatorio per parte dei miei eredi o legatari, ed in caso di rifiuto di questi, possa la predetta Guardiania chiederlo ed ottenerlo anche in via giudiziaria. Tale essendo la mia ultima volontà. Gli stessi miei eredi o legatarii che possiederanno la mia casa di abitazione saranno tenuti far celebrare una messa cantata nel giorno due maggio d’ogni anno ad onore di Sant’Efisio. Detta messa verrà celebrata di buon mattino e prima che il simulacro di Sant’Efisio parta per Pula. Detta messa verrà celebrata dal Capellano od altro sacerdote che faccia parte della Guardiania, in difetto di questi dal Parroco locale, la lemosina di detta messa sarà di lire cinque.
Successivamente la proprietà del grande immobile di 14 vani passò alla famiglia Tiddia ed infine alla famiglia Cossu che la vendette al Comune di Sarroch nel 2005.