Sarroch, le "Vie" della Storia

Uno degli aspetti che rende un luogo una comunità è la capacità di non disperdere la propria memoria. Con questo articolo proveremo ad indagare sul passato di Sarroch, attraverso un viaggio che ci porterà tra le antiche Vie e Rioni del paese, spiegandone l'origine, il significato e il contesto storico. 



CENNI STORICI SU SARROCH

La storia del paese di Sarroch è documentata sin dal XIII secolo in epoca pisana, prima della dominazione aragonese della Sardegna meridionale. Allora Sarroch non esisteva soltanto come toponimo, bensì già come villaggio. Sarroch, doveva essere anche tra le zone più fertili del Giudicato di Cagliari visto che nei documenti dell’epoca si scriveva, a proposito delle rendite pisane, che: "la punta più alta è toccata dalle contribuzioni dovute nelle ville di Sorrocho, Petra di Sale, Carabione, Chuco, situate nella Curatoria di Nuras: ciascun possessore di gioghi di posta deve infatti versare al fisco 17 starelli di grano e 15 di orzo".
Pertanto una comunità che abitava in un villaggio denominato Sarroch (con annessa Chiesa di Santa Vittoria) era certamente presente già dal XIII secolo, ed è sopravvissuta finché le invasioni moresche non hanno costretto la popolazione a ripiegare verso l'interno abbandonando l'abitato. 
Il paese iniziò così una lenta agonia che lo portò allo stato di abbandono, tanto che nel 1580 la "villa" di Sarroch fu inserita dal Fara nell'elenco dei centri disabitati. 
Un'importante svolta nella storia locale avvenne nella seconda metà del 600, quando la costruzione delle torri costiere e alcune spedizioni punitive contro i corsari musulmani resero nuovamente possibile abitare il territorio. Gerolamo Tuerrellas fu il fautore del ripopolamento di Sarroch e di tutta la baronia, incoraggiando l'insediamento di una comunità di pastori provenienti dal Gerrei.
La storia del ripopolamento di Sarroch non fu, tuttavia, in discesa, giacché la peste (1652-1656) e la conseguente carestia (1680-81) provocarono ingenti danni alla pastorizia e all'agricoltura rendendo ancor più complicata la rifondazione del paese.
Estintasi la famiglia Tuerrellas, nel 1730 i nuovi feudatari Zonza Vico favorirono nuovamente la nascita di Sarroch che si sviluppò nella sua forma attuale. Estinti anche gli Zonza Vico, il territorio fu infeudato agli Zapata.
A cavallo del 1700, a pochi km dal Villaggio di San Giorgio - già popolato da più di un secolo in quanto più riparato dalle scorribande saracene - inizia così a rifiorire l'abitato di Sarroch con un piccolo agglomerato di case che si strutturano attorno alla Chiesa di Santa Vittoria. In tale fase costituente iniziano a formarsi le prime piazze, le prime strade e con esse i primi nomi delle Vie, molte delle quali saranno poi spazzate via da una ridenominazione selvaggia avvenuta in particolar modo negli anni precedenti il Fascismo dopo la Prima Guerra Mondiale.  

L'OTTOCENTO

TOPONIMI DI SARROCH NEL 1857
Un antico documento ha reso possibile ricostruire i toponimi di Sarroch risalenti al 1857, quando ancora.......


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